Venezuela: non viabile il Referendum revocatorio
Di Maria Luz FdC
Caracas 2 Marzo 2004 - Il Consiglio Nazionale Elettorale giá organo del partito rivoluzionario castro bolivariano dichiara non viabile il Referendum revocatorio. Assumendo il criterio legale che tutti i cittadini venezuelani democratici sono delinquenti potenziali ognuno di loro dovrá accudire ai centri elettorali che verranno stabiliti e cada uno dovrá, difronte a un funzionario pubblico, certificare se quella stampato sulla scheda elettorale é in veritá la sua firma e la sua impronta digitale. Solo in questo caso il suo voto sará convalidato. Se per qualunque ragione il cittadino non potrá partecipare in questo atto automaticamente sará considerato un truffatore e potrebbere essere incluso penato dalla legge.
É realmente difficile comprendere come possano esistere in un solo paese cittadini di condotta e morale assolutamente immacolata, quelli che chiamandosi rivoluzionari, per amore o per forza, assumono la posizione del regime, e altri, milioni di altri i quali sono considerati delinquenti potenziali e pertanto hanno perduto la presunzione della innocenza, criterio previsto e applicato in tutti i codici penali, civili e morali del mondo. Questi altri, i malviventi, sono coloro che hanno dimostrato durante questi anni di non essere d'accordo con il processo castro-bolivariano condotto dal governo di Hugo Chavez e attraverso una clausula della costituzione intentato avviare un referendum revocatorio per sostituire il presdiente eletto.
La decisione del CNE totalmente inginocchiata ai desiderata del regime ha finto lasciare uno spiraglio aperto con la chiamate riparazioni quelle appunto dei cittadini i quali riesaminati uno por uno potranno far convalidare le loro firme per sommarle ai 1.8 milioni accettati e raggiungere il numero magico del 2.4 milioni necessari. É evidente che i due giorni che saranno concessi dalle autoritá per tali "esami di riparazione " sono assolutamente insufficenti soprattutto perché moltissime delle persone alle quali appartengono le firme considerate truffe in quanto assistite dai commisari della sede elettorale nel riempire i dati anagrafici sono anziani, invalidi, o semplicemente persone che per non sbagliare pregarono l'incaricato di riempire gli spazi inerenti solo a tali dati. In molti casi le loro firme furono raccolte nei centri ospedalieri, case di riposo e cliniche da personale specificamente preparato dallo stesso CNE e pertanto per loro sará impossibile riconfermare.
Un processo difficile, un largo cammino al calvario alla fine del quale ci attendeva il carnefice e la croce. Tutti erano coscienti della trappola preparata dal regime e nonostante questo tutti hanno marciato senza protestare per essere di nuovo offesi e tragicamente burlati. Chiaramente il centro Carter e la OEA in qualitá di osservatori internazionali hanno dichiarato il loro disaccordo con le decisioni del CNE e del regime peró le risoluzioni finali e le eventulai sanzioni alla nazione saranno prese nel seno del consiglio della OEA nella sua prossima sessione.
Sangue lacrime lutti, questa é la croce sulla quale in questo momento stanno crucificando a la popolazione di Caracas e di tutto il Venezuela. La capitale della repubblica é in questo momento una cittá militarizzata, centinaia di militari che si dicono venezuelani stanno pattugliando le strade puntando le armi agli edifici e su coloro che esigono la loro identitá come cittadini liberi e democratici. Apriremo le braccia sulla croce e quel militare che in questo momento ci minaccia e ci inchioda con un smorfia e sará cosí responsabile di aver distrutto la nazione. Dio lo perdoni perché il popolo non lo perdonerá.
Un governo che cerca di nascondere i risultati di un processo elettorale con una pioggia di bombe lacrimogene, con raffiche di fucili d'assalto, con paramilitari sparando su gente innocente non é un governo, é un esacrabile regime totalitario che si sostiene sulla forza delle armi e che dovrebbe essere apartato e ripudiato dal resto del mondo democratico.
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