Venezuela: dimostrazione brutalmente repressa dalla guardia nazionale
Di Maria Luz FdC
Caracas ore 13.15 la dimostrazione organizzata dai partiti democratici é in questo momento brutalmente repressa dalla guardia nazionale, corpo di sicurezza agli ordini diretti del presidente Hugo Chavez.
Direttamente dalla numerosissima dimostrazione popolare che in questo momento cerca di giungere al luogo di riunione del gruppo dei G 15 per consegnare ai capi di governo partecipanti e ai giornalisti stranieri un documento nel quale si spiegano la necessitá e il diritto del popolo venezolano a un referendum revocatorio giá che si sono compiuti gli estremi richiesti dal Consiglio Nazionale Nlettorale.
Siamo nella Avenida Libertador, viale amplio che unisce la parte est con la ovest della capitale, migliaia di persone armate solo di bandiere e fischietti marciano cantando verso i cordoni formati da circa 2500 militari appartenenti alla guadia nazionale. All'avvicinarsi ai cordoni che impediscono il proseguire della marcia centiania di bombe lacrimogene cadono sui gruppi di avanguardia che si sviano verso alcune stradette laterali. Uomini donne, giovani soffocati dal fumo gridano mentre continua avnzando il fiume umano verso la barriera che imperterrita spara sulla folla senza riparo. Grida, pianti " Aiutateci ci stanno massacrando " grida un giovane sfigurato dai proiettili di plastica, "Avanti Avanti " gridano altri che abbracciati alle bandiere cercano di avanzare fra il fumo e le pallottole.
Migliaia di persone cantano, piangono, gridano all'unisono " Viva la libertá, Viva Venezuela ": IL fronte di scontro avanza e retrocede costantemente, nei momenti che i militari debbono ricaricare avanzano i manifestanti pero forse non sanno o von vedono o semplicemente vogliono ignorare che a pochi metri sono parcheggiati decine di veicoli blindati che se necessario interverranno. Dio e il coraggio li aiuti.
Informeremo di nuovo piú tardi se possibile
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